«Non c’è mai una seconda occasione per fare una buona prima impressione». L’aforisma di Oscar Wilde vale anche per le case in vendita, e non a caso è in evidenza sul sito di Home staging lovers, una delle associazioni che rappresenta i professionisti specializzati in questa tecnica di marketing. L’home staging – letteralmente la “messa in scena della casa” – ha infatti lo scopo di migliorare la presentazione di un immobile, evidenziandone i pregi e le potenzialità, per poterlo vendere nel minor tempo possibile e a un prezzo adeguato.
Un modo di emergere tra la molta offerta
A dare linfa al settore è stata, paradossalmente, la crisi degli ultimi anni: l’home staging permette infatti di far emergere una proposta immobiliare in un’offerta che ha superato di molto la domanda, spingendo i prezzi verso il basso. Di conseguenza i tempi di vendita si sono dilatati e sono aumentati gli “sconti” in fase di trattativa, proprio le cose che l’home staging punta a contrastare.
«Secondo un’elaborazione sui casi trattati dai nostri associati – dice Fosca de Luca, presidente di Home staging lovers – le case sottoposte a home staging si vendono in 54 giorni con uno sconto medio del 4 per cento». Dati da prendere con le pinze, perché si riferiscono a un universo di nicchia formato da poche centinaia di operatori (o forse sarebbe meglio dire “operatrici”, visto che si tratta per la quasi totalità di donne, la maggior parte provenienti dal mondo dell’architettura e dell’interior design).
Tipi di intervento e costi
Si parte da costi sotto i mille euro per un’operazione di “decluttering”: pulizia e riordino, alleggerimento di tutto il superfluo, compreso qualche mobile troppo ingombrate o poco funzionale, cambio di tessuti e tende o altri elementi accessori; in questo caso, in genere, tutti gli interventi sono fatti dal proprietario e solo alla fine interviene l’home stager con alcuni ritocchi e il servizio fotografico. All’estremo opposto si interviene con l’inserimento di arredi (veri o spesso in cartone) che rimangono “in scena” per qualche mese, ritinteggiatura, sistemazione infissi eccetera, per un esborso che può raggiungere qualche migliaia di euro. Ovviamente si tratta di interventi più ammortizzabili in case di maggior valore.
Una mossa di marketing che funziona con gli affitti brevi
«Spesso l’home staging viene visto come un intervento che rende la casa neutra e quindi più adatta a molti compratori, questo è vero fino ad un certo punto – precisa de Luca –. Si tratta di un’operazione di marketing per cui è necessario definire bene il target da colpire. La casa va cioè caratterizzata in base al potenziale acquirente e questo si può realizzare solo se si sviluppano competenze specifiche, se si è capaci di gestire una vera e propria attività imprenditoriale con ad esempio la gestione del magazzino e di un parco di collaboratori a cui rivolgersi per ogni esigenza».